LA CREATIVITÀ È UN PUNTO FONDAMENTALE SU CUI SI BASA LA COSTRUZIONE DI UN’IDEA.
È un pilastro comunicativo.
Possiamo sempre definire all’interno di un cerchio immaginario quello di cui abbiamo bisogno per fare in modo che qualunque messaggio risulti sempre ottimale. È una scelta. E quando parliamo di creatività lo facciamo in riferimento al lavoro che un’agenzia fa per caratterizzare lo stile e il campo d’azione più idonei.
Cosa accade allora quando si fondono questi due aspetti, creatività e mondo della comunicazione?
Prima di ogni altro movimento emotivo, quello che si crea è lo sviluppo di un’idea articolata secondo una modalità di incastro sempre nuova.
Posizionare il proprio brand su linee che ne raccontino lo sviluppo in maniera diversa da quelle che sono le aspettative anche del cliente, genera sempre una maggiore attenzione, e l’attenzione porta alla curiosità.
Vedere il mondo e tutte le sue connessioni in maniera innovativa e riuscire a trasferire questa vision alla propria audience di riferimento è alla base di un buon lavoro creativo.
Ognuno di noi porta con sé il proprio bagaglio di idee da costruire. Chi in maniera più evidente e chi meno, siamo tutti creatori di qualcosa che ha un profilo diverso. Quando però si tratta di gestirne le dinamiche di costruzione, allora c’è bisogno di tanto lavoro e impegno, perché la creatività di valore vuole una seria concentrazione tecnica.
Possiamo analizzare il lato creativo di un lavoro attraverso quelli che sono i passaggi specifici e che ne portano avanti il processo. Si parte sempre da un’idea, che può essere fulminea così come costruita nel tempo, ma gli step di concentrazione e insight sono parte di un sistema che naviga su di un serio brainstorming, soprattutto all’interno di un’agenzia.
Di base, e nei ruoli specifici di riferimento, quando si parla di creatività e comunicazione all’interno di un’agenzia le prime luci che si accendono illuminano le due figure fondamentali che sono quella del copywriter e dell’art director.
Il loro prodotto è la forma che prende il messaggio e che porta con sé quelle che sono le dinamiche interne dell’agenzia e del suo stile.
Chi ha stile può raccontare qualunque forma di tendenza.
Oggi la comunicazione, e quindi la creatività, si muovono su piani che modulano un cambiamento continuo.
I social sono la nuova griglia attentiva e la creatività deve uniformarsi ampliando la nuova offerta attraverso mezzi innovativi di creazione. In questo modo ciò che viene ideato può essere comunicato in maniera sempre diversa. E gli obiettivi di brand awareness, e conseguente posizionamento, saranno sempre i punti di riferimento cardine su cui dovrà articolarsi la modalità di “invenzione” comunicativa.
La creatività poi ha spesso a che vedere con il progresso e la sua crescita porta ad un naturale cambiamento. Senza creatività non può esistere di conseguenza nessun progresso. Henri Matisse diceva che “La creatività ha bisogno del coraggio”, e la voglia di cambiamento risiede proprio nella nascita di idee che portino al mondo visioni differenti di quello che ci circonda per non far spegnere i tanti ideali.