La creatività può salvare il mondo? Secondo l’ONU – che ha istituito nel 2018 il World Creativity and Innovation Day – sì. È da allora che ogni 21 Aprile si celebra la Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione, proprio per diffondere la consapevolezza di quanto creatività e innovazione possano contribuire a tutti gli aspetti del progresso umano. I settori creativi – quelli che generano la creative economy e di cui i media e la comunicazione fanno parte – sono fra i più dinamici del mercato e quelli col più alto potenziale trasformativo dell’economia mondiale. Stimolano lo sviluppo economico e sociale, aiutano a risolvere i problemi ma, soprattutto, migliorano la qualità della vita delle persone e delle comunità. Secondo le Nazioni Unite, inoltre, l’imprenditorialità di massa che è la diretta conseguenza del pensiero creativo e dell’adozione di approcci innovativi può fornire un nuovo slancio al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), l’agenda più ambiziosa della storia del genere umano.
Nel loro essere due componenti essenziali dello sviluppo sostenibile, creatività e innovazione non possono che andare di pari passo con le evoluzioni socio-culturali. Creatività e cultura hanno, infatti, un enorme valore in termini di inclusività sociale per la loro capacità di generare una crescita che rappresenti una reale opportunità per tutti. Quello che le persone oggi, non solo come consumatori ma soprattutto come cittadini, chiedono alle aziende e ai brand è proprio di partecipare in prima persona al dibattito culturale della società, per intercettarne le problematiche più urgenti e utilizzare la creatività per risolverle. Nel giorno in cui si celebrano le potenzialità del pensiero laterale e originale è utile riflettere sul ruolo che la comunicazione – intesa in tutte le sue forme – può avere in questo nuovo scenario. Essere consapevoli di quanto la creatività sia uno strumento estremamente potente e rappresenti la vera ricchezza dell’umanità, significa comprendere come l’utilizzo innovativo dei media possa contribuire a rafforzare la funzione sociale e culturale del consumo.
Questa è la sfida più grande del prossimo futuro di questa industry, che ha nelle nuove tecnologie un alleato importante. L’Intelligenza Artificiale, ad esempio, oggi al centro del dibattito culturale anche per i sentimenti di diffidenza e paura che genera, ha un potenziale altissimo di espandere la creatività umana, spingendola oltre i confini conosciuti. Se ben gestita, infatti, rappresenta un incredibile boost dell’innovazione che va nel senso del bene comune. Da uno studio che l’istituto internazionale di ricerca e consulenza strategica Contagious ha condotto su un campione di più di 100 tra marketer e agency executive emerge che, secondo l’88,9% dei rispondenti, sarà proprio l’AI generativa a rappresentare l’opportunità più eccitante per la creatività nel 2024.
