Il benessere psicologico è al centro delle recenti politiche sanitarie adottate dall’Europa.
A tal proposito la Commissione europea ha da poco lanciato un nuovo piano per il benessere psicologico, del valore di 1,23 miliardi di euro. Parola chiave: prevenzione. La strategia prevede infatti 20 iniziative volte a migliorare l’accessibilità ai trattamenti e alle terapie, ma soprattutto a creare un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata, protezione dei bambini e degli adolescenti e attenzione alle persone più vulnerabili. Secondo Bruxelles, questo rappresenta “un primo e importante passo per equiparare la salute mentale alla salute fisica in tutti i settori della società”.
Gli ultimi dati che riguardano il benessere psicologico dei giovani sono allarmanti: il suicidio è balzato al secondo posto come causa di morte in questa fascia di popolazione. Nel piano della Commissione europea è inclusa un’iniziativa per la prevenzione della depressione e del suicidio, l’adozione di un codice europeo per la salute mentale e un maggiore supporto alla ricerca sul benessere cerebrale. Bruxelles punta, inoltre, a garantire una buona salute mentale sul luogo di lavoro attraverso la sensibilizzazione e il miglioramento delle misure preventive. La pandemia Covid, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, il costo della vita sono tutti fattori che hanno contribuito negli ultimi anni ad aumentare lo stress nelle persone provocando ansia, paura e angoscia e che hanno avuto un impatto diretto sulla salute mentale.
“Le sfide per mantenere il benessere psicologico vengono perciò viste come un qualcosa che non riguarda solo alcune persone, ma che può colpire chiunque soffra di ansia, depressione, fobie o altri disturbi. “È importante che chiunque abbia sintomi si faccia avanti e chieda aiuto” ha dichiarato la Commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides. Un’esortazione quindi a non nascondere il disagio psicologico, ma a cercare strategie che possano migliorare il benessere mentale e la qualità della vita di tutti noi.