La realtà immersiva unisce la vita reale e il mondo digitale. Lo fa creando un paesaggio digitale o “tela” attorno all’utente, in cui i contenuti digitali possono interagire con l’ambiente fisico del paziente. Con la realtà immersiva, invece di ripetere senza pensare un esercizio, gli stessi movimenti possono essere eseguiti all’interno di un ambiente virtuale in cui il paziente è coinvolto in un’esperienza immersiva e di gamification.
Dopotutto, preferiresti alzarti e abbassarti dieci volte o catturare un Pokémon in cima all’armadio?
Le tecnologie a realtà immersiva hanno vantaggi significativi: forniscono nuove esperienze ai pazienti durante le sessioni di fisioterapia, aumentando il coinvolgimento e migliorando i risultati fisici; possono creare interessanti opportunità per fornire fisioterapia a basso costo a casa e inoltre il fisioterapista può valutare i risultati del paziente attraverso l’analisi dei dati raccolti durante la seduta.
Un importante aspetto di queste nuove modalità riabilitative è l’interazione diretta e continua tra il paziente e l’operatore sanitario, che aumenta la compliance al trattamento.
Gli studi hanno dimostrato che la riabilitazione virtuale a distanza migliora la motivazione del paziente, migliorando l’aderenza alla terapia. Tuttavia, l’età e il contesto sociale sembrano influenzare molto l’adattabilità alla tecnologia: per i pazienti anziani, è difficile avvicinarsi a questo sistema, mentre i giovani sono più predisposti.
Si deve perciò ancora lavorare per superare barriere e problemi sul campo poiché i pazienti anziani rappresentano una parte consistente dei pazienti ortopedici. La sfida principale è migliorare queste tecnologie affinché siano accessibili e adatte a questa fascia di popolazione.
La loro tecnologia dovrebbe essere mirata e l’esperienza dovrebbe essere semplificata per coinvolgere il paziente. Si potrebbe per esempio utilizzare l’apprendimento automatico, adattando gli esercizi alle esigenze e alle capacità del paziente. Inoltre, un’interfaccia intuitiva potrebbe facilitarne l’uso.
Dal punto di vista dell’impatto economico, la realtà immersiva riduce tempi e costi di ricovero dei pazienti e aumenta il numero di utenti che possono essere curati contemporaneamente. La diminuzione dei costi è correlata alla riduzione di trasporti, ricoveri e riammissioni.
Questo sistema inoltre è vantaggioso non solo per chi vive lontano dai centri di riabilitazione ma anche per le persone con gravi disabilità, in quanto non devono più necessariamente spostarsi. La possibilità di fornire cure di alta qualità a costi ridotti è necessaria data la crescente domanda di riabilitazione ortopedica e l’aumento dei costi ad essa correlati.
In un recente articolo, apparso su New grad physical therapy, il fisioterapista, co-fondatore di Covalent Creative, Brett Kesterbaum commenta così la crescente avanzata della realtà immersiva nel campo della riabilitazione: “I pazienti sperimenteranno un nuovo ambiente, nuovi modi di lavorare e nuovi esercizi terapeutici. Con un sistema totalmente immersivo verranno stimolati in modi del tutto differenti da una tipica sessione di terapia. Saranno in grado letteralmente di vedere se stessi aumentando il coinvolgimento nel trattamento riabilitativo per via di un approccio più divertente. La realtà immersiva non è solo divertente, ma continuerà ad essere uno dei principali focus di ricerca nel mondo della riabilitazione. Man mano che la tecnologia e le sue applicazioni miglioreranno, l’adozione di queste nuove tecniche diventerà sempre più diffusa e i maggiori beneficiari saranno proprio i pazienti”.
Non c’è dubbio quindi che la tecnologia della realtà immersiva sarà uno dei principali attori nel futuro della pratica della riabilitazione e della terapia fisica e stimolerà ulteriori innovazioni. Analytics Insight prevede che il mercato della realtà immersiva e virtuale nel settore sanitario crescerà fino a 11,6 miliardi di dollari entro il 2028.